ISTITUTO DI STUDI SUI SISTEMI REGIONALI FEDERALI E SULLE AUTONOMIE
  
”Massimo Severo Giannini”

Editoriale Dott. Paolo Colasante – Newsletter CNR ISSIRFA aprile 2025

Il Convegno dal titolo “Accorciare le distanze: PNRR e riduzione dei divari territoriali”, che si terrà a Roma nei giorni 8 e 9 maggio 2025 (rispettivamente presso la sede del CNR ISSIRFA e presso l’Aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”) rappresenta il culmine delle attività legate al PRIN “Divari territoriali e PNRR: lo sviluppo delle riforme nazionali e delle politiche regionali alla luce del Next Generation EU”, finanziato tramite le risorse relative al bando del 2022. Al Convegno è collegata l’omonima Call for papers della rivista Italian Papers on Federalism, che ha raccolto oltre quaranta proposte.
Obiettivo fondamentale del progetto è l’indagine sullo sviluppo delle riforme nazionali e delle politiche regionali legate all’inedito programma europeo di investimenti Next Generation EU e la verifica – a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – della loro efficacia nel contrasto ai divari territoriali che, sotto molteplici aspetti, affliggono il Paese. L’attenzione dell’analisi si estende all’impatto sistemico di tali atti, prodotto, in particolare, dalla loro interazione con le altre politiche e/o riforme in vario modo dirette a contrastare i divari territoriali.
Invero, questi ultimi hanno dimostrato, negli anni, una pervicace “impermeabilità” alle politiche nazionali volte alla loro riduzione, nonché alle politiche regionali di coesione attuate mediante i fondi strutturali. La sperequazione relativa alla disponibilità delle risorse economiche e all’accessibilità ai servizi non accenna a diminuire.
L’indagine non si focalizza esclusivamente sulle diseguaglianze tra Nord e Sud: infatti, i divari territoriali, che sfociano nel c.d. “divario di cittadinanza” – declinabile in forme molteplici: divario di genere, divario generazionale, divario digitale, divario sanitario etc. –, interessano il Paese anche in modo trasversale, colpendo in particolare le c.d. aree interne.
La premessa costituita dalla persistenza di gravi forme di diseguaglianze territoriali rende, dunque, particolarmente rilevante verificare se il NGEU e gli strumenti ad esso connessi si siano rivelati effettivamente in grado di invertire la tenace tendenza alla loro cristallizzazione, giungendo a contribuire all’affermazione, anche per le politiche pubbliche successive, di un nuovo e più incisivo approccio generale alla tematica.
Il progetto vede impegnate quattro Unità di ricerca – CNR ISSIRFA, Università di Teramo, Università di Foggia e Università di Roma “La Sapienza” (i cui responsabili sono rispettivamente Paolo Colasante, Enzo Di Salvatore, Daniele Coduti e Dario Martire) –, a ciascuna delle quali è demandato l’approfondimento di un “work package”. I quattro work packages sono essenzialmente legati alla Governance e alle missioni PNRR: 1) analisi della Governance generale del PNRR, delle riforme e delle missioni nn. 4 e 5 previste dal Piano (CNR ISSIRFA); 2) analisi delle missioni nn. 2 e 3 previste dal Piano (Università di Teramo); 3) Analisi della missione n. 1 prevista dal Piano (Università di Foggia); 4) Analisi della missione n. 6 prevista dal Piano (Università di Roma “La Sapienza”).
Tanto l’impostazione del Convegno che quella della Call for papers – entrambi dal titolo “Accorciare le distanze: PNRR e riduzione dei divari territoriali” – ricalcano la struttura del progetto. In primo luogo, per quanto concerne il Convegno, nel pomeriggio dell’8 maggio è prevista la sessione generale con quattro relazioni, ciascuna rivolta ad aprire i lavori di uno dei panel del giorno successivo (a loro volta connessi ai richiamati work packages); nella giornata del 9 maggio sono poi previste due sessioni speciali, entrambe articolate in due panel. I responsabili delle quattro unità del PRIN presiedono il panel collegato al proprio work package e le conclusioni di ciascun panel sono svolte dal corrispondente relatore della giornata precedente, che ne ha aperto i lavori. In secondo luogo, nel testo della Call for papers pubblicato (per il collegamento ipertestuale v. supra) si è richiesto che i contributi proposti – il cui referaggio è in corso di svolgimento – siano riconducibili ad una delle quattro macro-aree tematiche ivi indicate, anch’esse collegate ai work packages del progetto, nonché corrispondenti ai panel della seconda giornata del Convegno.
Entrambe le iniziative, strettamente interconnesse, mirano dunque – a partire dall’indagine sullo “stato dell’arte” relativo al grado di attuazione del PNRR per ciò che concerne la questione dei divari territoriali – ad ampliare lo spettro della propria analisi nella direzione del “dopo NGEU”, ormai imminente.