ISTITUTO DI STUDI SUI SISTEMI REGIONALI FEDERALI E SULLE AUTONOMIE
  
”Massimo Severo Giannini”

Presentazione

La Biblioteca del CNR ISSIRFA nasce nel 1971 con la costituzione dell’Istituto di Studi sulle Regioni (ora CNR ISSIRFA) e raccoglie un patrimonio di grande valore, unico sul piano nazionale, nel campo del regionalismo e del federalismo. Fin dai primi anni viene ampiamente riconosciuto il valore dell’ottimo lavoro relativo alla costituzione di una biblioteca specializzata.

Più in particolare copre le aree disciplinari del Diritto pubblico, Diritto costituzionale, Diritto amministrativo, Diritto regionale, Diritto dell’Unione europea, Scienze politiche, Sanità, Finanza ed Economia, soprattutto per i profili di rilevanza regionale.

Inoltre, possiede:

– la raccolta completa e rilegata dei Bollettini Ufficiali Regionali dal 1970 al 2011, anno in cui le Regioni hanno iniziato la pubblicazione on line;

– la raccolta dei Bilanci regionali dal 1972 al 2013, dalla cui analisi ed elaborazione dei dati l’Istituto ha generato l’Osservatorio Finanziario Regionale.

Attualmente la Biblioteca consta di oltre 25000 monografie, cui si devono aggiungere la Donazione Temistocle Martines e il Fondo Antonio D’Atena, già Direttori dell’Istituto, il Fondo Angelo Maconio che comprende libri di grande valore storico, molti dei quali risalenti alla prima metà del secolo scorso e il Fondo Marcelli, che comprende in particolare libri di diritto amministrativo, autonomie e diritto agrario.

Dal 2006 è stata acquisita la Biblioteca dell’ex ISPRI già ISRDS (Istituto di Studi sulla Ricerca e Documentazione Scientifica), che consta di circa 5000 monografie e 400 periodici il cui campo verte sulla Scienza della Documentazione.

I periodici correnti ad oggi sono circa 200, ma nel corso degli anni si è arrivati al numero di 540.

Dal 2020 la Biblioteca del CNR ISSIRFA è entrata a far parte del Polo delle Scienze del Servizio Bibliotecario Nazionale, a cui aderiscono molte Biblioteche della rete del CNR, coordinata dalla Biblioteca Centrale.

Dal 2023 anche il patrimonio pregresso è stato riversato nel Polo, per cui è consultabile integralmente grazie al CNR Discovery. Tale strumento è un aggregatore che permette l’interrogazione da un unico punto di accesso di cataloghi, banche dati, repository, archivi Open Access dalle Biblioteche del CNR e di scaricare eventuali full-text elettronici, qualora si sia loggati con le credenziali GARR.

La Biblioteca aderisce dal 1992 all’Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici (ACNP), dal 2011 ad ESSPER (Associazione di biblioteche di carattere socioeconomico-giuridico-storico), dal 2013 a NILDE (Network Interlibrary Document Exchange), organismi che condividono le loro risorse bibliografiche per lo sviluppo della cooperazione interbibliotecaria nei servizi di Document Delivery.