Il 25 e 26 settembre 2025 si è svolta a Città del Messico la conferenza annuale dell’International Association of Centers for Federal Studies (IACFS), dedicata al tema della Metropolitan Governance in Federal Countries. Negli ultimi anni le città metropolitane si sono progressivamente affermate come nodi centrali della governance multilivello, non soltanto come unità amministrative intermedie, ma come veri e propri attori politici e laboratori di innovazione istituzionale.
La letteratura ha sottolineato come oggi le relazioni istituzionali tra i diversi livelli di governo non possano più essere descritte attraverso modelli lineari e gerarchici, ma debbano essere interpretate come un insieme di processi policentrici e reticolari, nei quali decisioni e politiche emergono anche dall’interazione costante con una pluralità di attori pubblici e privati. In questo quadro, le città e le aree metropolitane emergono con una funzione cruciale: connettono dimensioni locali e sovranazionali, sperimentano politiche ambientali e sociali, e agiscono come soggetti capaci di diffondere pratiche innovative attraverso reti transnazionali.
Nella conferenza di Città del Messico sono state discusse esperienze provenienti da tutti i continenti: dalle metropoli latinoamericane con le loro sfide di coordinamento intergovernativo, alle città europee impegnate nel coniugare politiche urbane e Agenda 2030, fino ai casi africani e asiatici di governance metropolitana legata alla crescita urbana. In questo contesto, l’ISSIRFA ha portato un contributo sul caso di Roma, che – seppure ancora in fase evolutiva – mostra dinamiche di grande interesse.
Mentre a livello governativo si discute sull’attribuzione a Roma Capitale di nuove competenze legislative e di maggiore autonomia finanziaria, si stanno consolidando esperienze partecipative che riflettono logiche di governance collaborativa. Iniziative come il Consiglio del Cibo, con funzioni consultive per la definizione di una food policy della città, o il Contratto del Fiume Tevere, mirato a integrare le azioni per la riduzione dell’inquinamento e la protezione della biodiversità e dell’ecosistema, mettono attorno allo stesso tavolo istituzioni, associazioni civiche, università e settore privato. Questi esempi costituiscono un osservatorio privilegiato sul ruolo di coordinamento che le città possono giocare, favorendo pratiche di co-progettazione e contribuendo a ridefinire priorità e scenari di intervento, anche nel perseguimento di Obiettivi di sviluppo sostenibile quali quelli legati alla lotta contro le disuguaglianze, alla tutela ambientale e alla rigenerazione urbana. Le iniziative in oggetto offrono, inoltre, una occasione per esplorare la relazione tra scala urbana e scala metropolitana; relazione che, nel caso specifico, contribuiscono anche a definire, attraverso la sperimentazione di pratiche e modalità di intervento tra Roma Capitale e Città metropolitana di Roma.
Il dibattito di Città del Messico ha fatto emergere le realtà urbane e metropolitane come spazi di apprendimento e innovazione, potenzialmente in grado di rendere più efficaci le politiche pubbliche e più inclusivi i processi decisionali. La sfida dei prossimi anni sarà quella di trasformare queste esperienze in meccanismi stabili di governance, capaci di integrare partecipazione civica, coordinamento istituzionale e obiettivi di inclusione e sostenibilità.