ISTITUTO DI STUDI SUI SISTEMI REGIONALI FEDERALI E SULLE AUTONOMIE
  
”Massimo Severo Giannini”

La partecipazione delle Regioni italiane al processo decisionale europeo

La partecipazione delle autonomie territoriali al processo decisionale europeo assume un’importanza strategica sia a livello europeo, sia a livello nazionale, simmetricamente al grado di autonomia a esse riconosciuto nei diversi ordinamenti statali. A livello europeo, per un verso, consente di migliorare l’efficacia delle politiche e della normativa; per altro verso, concorre alla realizzazione dell’obiettivo di “comunicare l’Europa”, cioè di avvicinare i cittadini alle istituzioni europee, e di temperare il deficit democratico dell’Unione europea. A livello nazionale, invece, consente anzitutto di tenere conto delle esigenze e delle aspettative delle comunità insediate nei territori destinatari degli interventi; poi consente sia di considerare le ricadute delle politiche europee sul territorio sin dalla fase di programmazione, sia di evidenziare eventuali criticità delle proposte di atti normativi incidenti negli ambiti materiali di rispettiva competenza, sotto il profilo del merito e sotto il profilo della corretta applicazione del principio di sussidiarietà. Sempre a livello nazionale agevola l’attuazione delle politiche e della normativa europea, in quanto consente di lavorare su atti già noti anche a livello regionale. Nelle materie affidate a livello interno alla competenza delle autonomie territoriali, senza un adeguato coinvolgimento di tale livello di governo nel processo decisionale europeo, le aspettative e gli interessi delle comunità insediate sul territorio nazionale non potrebbero essere valutati adeguatamente, con importanti conseguenze sia in termini di competitività, che in termini di incidenza delle decisioni europee sul diritto interno. Il compito di valorizzare la partecipazione regionale al processo decisionale europeo spetta a ciascuno Stato membro. Si pone dunque il problema di riflettere sul ruolo di intermediazione statale, per comprendere se esso agevola oppure ostacola il dialogo tra le Istituzioni europee titolari del potere decisionale e le comunità destinatarie della legislazione europea. Il Volume è diviso in due Parti, una dedicata ai profili di diritto costituzionale europeo che ha ad oggetto la ricostruzione del percorso evolutivo del ruolo delle Regioni nella governance europea, l’altra dedicata ai profili di diritto costituzionale italiano che ha ad oggetto la legislazione statale e regionale con l’obiettivo di fare il punto sull’attuazione dell’articolo 117, comma 5 della Costituzione, e mettere in evidenza la rilevanza strategica della partecipazione delle Regioni italiane alla definizione nazionale da sostenere nei negoziati europei.
Il volume del dott. Antonino Iacoviello ricercatore del CNR ISSIRFA, è edito da Giuffré.